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Aree d'intervento

Foresta del Cansigli 1La Foresta Regionale del Cansiglio Orientale si estende su un’area di oltre 1500 ha di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia e ricade nei comuni di Caneva, Polcenigo e Budoia (PN) sulla catena prealpina. Data la sua estensione, rappresenta una delle aree forestali più importanti della regione ed è occupata per oltre il 98% da foresta (specie prevalenti sono il faggio, l’abete rosso e l’abete bianco) con solo una minima parte (1,4%) di praterie e pascoli. Il 17,7 % dell’area (circa 275 ha) è stato riservato alla conservazione e convertito in riserva integrale, una zona dove ogni attività ed intervento è bandita lasciando la foresta ad evoluzione naturale.

La Foresta del Cansiglio Orientale rappresenta un esempio di eccellenza in Italia per quanto riguarda la gestione e la conservazione delle foreste alpine. La sua posizione geografica contribuisce alla sua unicità: zona di transizione tra la regione alpina a nord e le pianure continentali a sud, rappresenta uno dei siti più meridionali di distribuzione di specie tipicamente boreali (ad Foresta del Cansigli 0esempio Lepus timidus, Tetrao urogallus, Tetrao tetrix). Inoltre la foresta confina con la regione Illirica, rappresentando quindi anche una zona di transizione con il contesto ambientale balcanico, come evidenziato dalla presenza dell’Allocco degli urali (Strix uralensis). Da un punto di vista botanico spicca la presenza di oltre 200 specie di muschi e licheni, tra i quali Lobaria pulmonaria, Lobaria scrobiculata e Buxbaumia viridis. L’abbondanza di queste specie rare e a rischio è la prova che l’area è stata oggetto di una gestione sostenibile per secoli. Infatti, grazie alla gestione forestale sostenibile e alla continuità della copertura forestale, l’area del Cansiglio ospita oggi una delle più importanti popolazioni di licheni delle Alpi Sud-orientali.

Con la sua posizione ed estensione la Foresta del Cansiglio assicura la salvaguardia di una rete ecologica molto ampia, garantendo la connettività tra gli habitat delle aree protette che la circondano: IT3230047 “Lago di Santa Croce”, IT3230025 “Gruppo del Visentin a Faverghera - M. Cor”, IT3311001 “Magredi di Pordenone” e IT3310004 “Forra del Torrente Cellina”. In aggiunta a queste, la foresta stessa ospita al suo interno tre Riserve Integrali: “Croseraz-Val Bona” (223 ha), “Col Piova” (37.59 ha) e “Pian delle Stele” (22 ha).

La University Forest Sailershausen è situata in Baviera, nei pressi di Würkburg, si estende su 2176 ha e si sovrappone parzialmente alle aree protette “Wässernachtal FFH DE5928371” (430 ha), “Mainaue zwischen Eltmann und Haßfurt FFH DE5929372 (73 ha) e SPA DE5929471 (144 ha)”.

La morfologia è collinare a sud mentre sub-montana nella parte nord con una elevazione che varia da 100 a 420 m sul livello del mare. Le precipitazioni annue si assestano sui 627-707 mm e la temperatura media è di 8 - 9°C.

La tipologia forestale predominante è il bosco misto di faggio e querce con una grande varietà di altre latifoglie sporadiche e intorno al 25% di conifere. Storicamente la foresta era gestita a ceduo ma dalla metà del 18° secolo molti dei popolamenti sono stati convertiti all’alto fusto parallelamente, a partire dal 1910, alla piantagione di conifere. Nel 1958 la percentuale di conifere ha raggiunto il suo massimo, andando a toccare valori intorno al 50%, per poi diminuire nuovamente negli ultimi decenni.

Questa tipologia di foreste mista di latifoglie è molto diffusa nelle zone di pianura dell’Europa Centrale. Grazie alla sua elevata biodiversità di specie arboree e arbustive e ad un passato gestionale cha ha lasciato vecchi alberi da pascolo, queste foreste sono l’habitat ideale per molte specie a rischio legate al legno morto. Inoltre il mosaico creato dagli habitat forestali intervallati da estesi prati da fieno fornisce un eccellente paesaggio per quelle specie che utilizzano infiorescenze per l'accoppiamento o il foraggiamento, come ad esempio molti cerambicidi.

Tra le specie a rischio presenti nella University Forest Sailershausen vi sono il Gambero di Fiume (Austropotamobius torrentium) e lo Scazzone (Cottus gobio) entrambi colonizzatori di fiumi e torrenti dell’area, alcune specie di pipistrello come il Barbastello (Barbastella barbastellus), il Vespertilio Maggiore (Myotis myotis) e il Vespertilio di Bechstein (Myotis bechsteinii) ed altre specie importanti per la conservazione quali il  Vespertilio di Alcatoe (Myotis alcathoe), Il Picchio Rosso Mezzano (Dendrocopus medius), il Picchio Cenerino (Picus canus) e la Balia dal Collare (Ficedula albicollis). Per quanto riguarda le specie saproxiliche della lista Natura 2000, la presenza del Cervo Volante (Lucanus cervus) è conclamata mentre quella dello Scarabeo Eremita è in attesa di conferma. Una piccola porzione della foresta, nella parte sud, è compresa nell’area protetta “Mainaue zwischen Eltmann und Haßfurt” la cui gestione è mirata alla tutela degli uccelli migratori che popolano le rive del fiume Main.

L’amministrazione della foresta da parte dell’università garantisce una gestione costante durante tutto il periodo di svolgimento del progetto LIFE SPAN.

LIFE SPAN

Project Manager
Bruno De Cinti
CNR - IRET
Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri
Area della Ricerca Roma 1
Strada Provinciale 35d, km. 0,700
00010 Montelibretti (Roma)
Email: info@lifespanproject.eu

LIFE logoIl Progetto LIFE SPAN (LIFE19 NAT/IT/000104) è finanziato all’interno del programma LIFE dell’Unione Europea